Ma sapete da cosa deriva il suo nome?
Gli Sciatt sono una specialità tipica della Valtellina.
Sono delle croccanti frittelle morbide tonde di grano saraceno che nascondono un saporito cuore di formaggio Casera, tipico della zona.
Questo delizioso piatto deve il suo nome ad una somigianza bizzarra.
Sciatt in dialetto valtellnese significa rospo. Probabilemente il nome deriva dal fatto che, nel realizzarli, si formano dei filamenti che all'apparenza riconducono alle zampette dei ranocchi.
La pastella con la quale vengono preparati, venendo a contatto con l'olio bollente, forma questi piccoli filamenti e la forma arrotondata della frittella assomiglia ad un rospo.
Gli sciatt, come i pizzoccheri, sono originari di Teglio, piccolo borgo dell'Alta Valtellina, area principale dove si produce il grano saraceno.
In passato erano solamente prodotti in questa zona, poi, con il passare dei decenni, sono diventati conosciuti in tutta la valle, diventando cos' una delle bandiere gastronomiche della provincia di Sondrio.
Fino a qualche decennio fa erano serviti a colazione: grazie al suo sostanzioso apporto calorico, erano un ottimo modo per affrontare una dura giornata di lavoro e spesso erano usati anche come merenda.
Oggi vengono serviti come antipasto adagiati su un letto di cicoria o misticanza, oppure accompagnati da salumi vari.
Al Ristorante La Trela vengono realizzati immergendo un cubetto di formaggio "latteria" nella pastella di grano saraceno, farina di frumento, birra, acqua e poi fritti in olio bollente.
Serviti croccanti e di colore bruno come antipasto accompagnati da insaltatine fresche.
Un piatto semplice, ma che per essere apprezzato pienamente e per assaporare il suo squisito sapore, deve essere cucinato con ingredienti di alta qualità.