Il Braulio è un amaro valtellinese a base di erbe dal moderato contenuto alcolico (21 gradi).
Il suo nome deriva dal Monte Braulio (2979 m) situato in Alta Valtellina dove tutt’oggi viene ancora prodotto.
Le sue origini risalgono 1875 da ricerche effettuate da un farmacista di Bormio che studiò le proprietà curative di alcune erbe di montagna fino ad ottenere la ricetta per il liquore che a tutt’oggi rimane segreta.
Si tratta di una miscela particolare di erbe alpine raccolte da sempre sui pascoli dell’Alta Valtellina ed in particolare nella cornice del parco dello Stelvio.
Tredici sono le piante aromatiche che lo compongono come l'Achillea, l'Assenzio, la Genziana e il Ginepro.
La sua caratteristica principale, che lo differenzia dagli altri amari, è che il Braulio invecchia in botti di rovere per due anni.
La lenta maturazione unitamente alla gradazione alcolica di 21° e alla naturalità della sua formulazione creano in Braulio un equilibrio di sapori e un gusto raffinato ed inimitabile.
In bocca l’Amaro Braulio è forte e complesso, ha un gusto amaro che trova la sua armonia bilanciandosi con freschi sentori balsamici e creare così un sapore amabile e morbido che accarezza il palato.
Ed è per questo che esprime al massimo il suo territorio d’origine.
Diverse sono le varianti per gustare questo particolare prodotto: può essere servito come digestivo, fresco con alcuni cubetti di ghiaccio; oppure allungato con acqua o selz oppure caldo come un punch.
Oggi sono stati ideati anche dei dolci a base di Braulio.
A La Trela viene servito infatti il MANTECATO AL BRAULIO
Sono presenti pochi ingredienti, ma il risultato è spettacolare.
Alla base vi è il gelato a cui si aggiunge l’amaro; il tutto decorato con foglioline di menta e basilico.
Un gusto pieno ed avvolgente che fonde la dolcezza del gelato all'agrodolce del liquore alle erbe. Un'esperienza tipicamente valtellinese per concludere il pasto in modo fresco e digestivo.
E’ perfetto sia in estate perché rinfresca, sia in inverno perché favorisce la digestione.